Non posso nasconderlo. Quando ho capito che avrei davvero collaborato con l’associazione che gestisce la Via degli Dei, ero su di giri. Non era la prima volta che venivo ingaggiata per raccontare un cammino sui miei canali social, però questa volta era diverso. Per la Via degli Dei avevo grandi aspettative perché si sa, si tratta di uno dei percorsi escursionistici più affascinanti d’Italia. Nel giro di poco, nella mia testa hanno iniziato ad affollarsi domande di ogni tipo: quale zaino mi porto? Mi servirà il sacco a pelo? Tenda o alloggi? Insomma, un vero e proprio caos. Quindi ho deciso di procedere con ordine, partendo dalla prima domanda: in quante tappe fare la Via degli Dei?
In questo articolo quindi ti aiuterò a capire in quante tappe fare la Via degli Dei e ti dirò come ho suddiviso io le tappe. Non solo, per ogni tappa ti dirò a cosa prestare attenzione e quali sono le maggiori difficoltà.
In quante tappe fare la Via degli Dei?
Per rispondere a questa domanda, devo fare un premessa: per fare la Via degli Dei devi essere allenato. Ora, dando per scontato che tu sia una persona allenata, il mio consiglio è di fare la Via degli Dei in 6 tappe o eventualmente in 5. Ma meglio 6. Ora spiego il perché.
Non possiamo ignorare il fatto che si tratta di uno dei cammini più battuti d’Italia. Questo significa una cosa soprattutto: incontrerai tante persone. Per me è la cosa che rende questo cammino speciale, che lo differenzia da tutti gli altri. Grazie alle persone che ti circondano hai la sensazione di far parte di una bolla che rende l’esperienza magica. Se vai troppo veloce, ti perderai proprio la cosa più bella che questo cammino ha da darti. La suddivisione della Via degli Dei in sei tappe ti permette di goderti il percorso. Ti dà il tempo di fermarti a fine tappa a bere una birra fresca con i nuovi amici. Ti fa arrivare a fine tappa stanco, ma pieno di energia per condividere il viaggio con i tuoi compagni di cammino.
Io sono felice di aver fatto la Via degli Dei in sei tappe proprio perché sono arrivata a Firenze insieme ai miei compagni di cammino. Devo specificare però che l’ho fatto in un periodo (maggio) in cui l’età media è leggermente più alta rispetto al periodo estivo e le persone che lo percorrono tendono a farlo in sei tappe. Durante il periodo estivo l’età media si abbassa e ci sono più persone che percorrono la Via degli Dei in 5 tappe. Spesso si sceglie di unire le ultime due tappe, facendone una unica da oltre 40km. Questo però significa passare per Fiesole senza godersi il borgo e arrivare a Firenze distrutti. Fattibile, certo, ma ne vale davvero la pena?
La mia Via degli Dei in sei tappe
Tappa 1: Bologna – Via Brento
Lunghezza: 26 km
Dislivello: +800 m
La prima tappa parte dal centro storico di Bologna, più precisamente da Piazza Maggiore. Da qui, si inizia a salire verso il Santuario di San Luca, un’icona della città. Dopo aver raggiunto il santuario, il percorso prosegue attraverso i colli bolognesi, passando per il Parco della Chiusa.
Consigli e difficoltà:
- Parti con abbastanza acqua. La prima fontana che troverai sarà in cima a San Luca e per molti la salita a San Luca è faticosa.
- Fai particolare attenzione in caso abbia piovuto. La strada che costeggia il fiume spesso è estremamente infangata.
Tappa 2: Via Brento – Madonna dei Fornelli
Lunghezza: 25 km
Dislivello: +1000 m
Questa tappa è una delle più impegnative dell’intero percorso. Da Badolo, si prosegue verso Monzuno e poi verso Monte Adone, uno dei punti panoramici più spettacolari dell’Appennino. Il sentiero si snoda tra boschi e prati, con frequenti salite e discese.
Consigli e difficoltà:
- Inizierai la giornata con una bella salita per il Monte Adone. Per come la vedo io però, meglio a inizio tappa che alla fine!
- Considera l’uso di bastoncini da trekking per aiutarti nei tratti più ripidi.
- La lunghezza e il dislivello significativo rendono questa tappa faticosa, soprattutto in estate.
Tappa 3: Madonna dei Fornelli – Monte di Fo’
Lunghezza: 19 km
Dislivello: +700 m
Questa tappa è più breve e meno impegnativa rispetto alla precedente, offrendo una piacevole pausa. Da Madonna dei Fornelli, il percorso segue antiche vie romane e attraversa boschi di castagni e querce. L’arrivo a Monte di Fo’ è caratterizzato da una vista panoramica che ripaga lo sforzo.
Consigli e difficoltà:
- Fai attenzione ai segnali del percorso, poiché alcuni tratti possono essere meno evidenti.
- Nonostante sia meno impegnativa, la tappa richiede comunque un buon livello di resistenza. Infatti qui raggiungerai il punto più alto del cammino.
- Il terreno può essere fangoso dopo la pioggia, richiedendo attenzione extra.
Tappa 4: Monte di Fo’ – San Piero a Sieve
Lunghezza: 23 km
Dislivello: +700 m
La quarta tappa è lunga e presenta un dislivello significativo, specialmente in discesa. Il percorso attraversa il Passo della Futa e prosegue verso il Mugello. Questo tratto è ricco di storia, con numerosi resti romani e medievali lungo il percorso.
Consigli e difficoltà:
- Attenzione al bivio per il Monte Gazzaro. Se è brutto tempo e non avete piede ben fermo vi conviene fare il sentiero basso, perché dopo la croce c’è un pezzo di sentiero ripido e, nonostante ci sia la presenza del cavo metallico per tenersi, può essere molto scivoloso.
- Quando arriverai all’Osteria Bruciata troverai una cassetta “lascia quello che è in più, prendi quello che ti serve”. Questa cassetta ed eventuali zone circostanti non sono un cestino per i rifiuti! Raggiungere questa zona per raccogliere la spazzatura è molto complicato, quindi tienitela nella zaino.
Tappa 5: San Piero a Sieve – Olmo
Lunghezza: 20 km
Dislivello: +960 m,
Questa tappa attraversa colline e valli incantevoli. Il percorso è vario, con tratti boscosi e aperti, offrendo vedute spettacolari sulla campagna toscana.
Consigli e difficoltà:
- In questa tappa avrai il primissimo scorcio su Firenze.
Tappa 6: Fiesole – Firenze
Lunghezza: 18 km
Dislivello: +400 m
L’ultima tappa è la più breve e conduce dalla pittoresca Fiesole a Firenze. Questo tratto è prevalentemente in discesa e offre vedute mozzafiato su Firenze mentre ci si avvicina alla città.
Consigli e difficoltà:
- Goditi il percorso e prenditi il tempo per esplorare Fiesole prima di partire.
- L’arrivo a Firenze è un momento emozionante, quindi pianifica di arrivare in tempo per godertelo.
Considerazioni Finali sull’organizzazione delle tappe della Via degli Dei
La Via degli Dei è un’esperienza unica che richiede una buona preparazione fisica e una pianificazione accurata. Ogni tappa presenta le sue sfide e i suoi tesori, dai panorami spettacolari ai segreti storici nascosti lungo il percorso. Ecco alcuni consigli generali per affrontare al meglio questa avventura:
- Pianificazione: Studia il percorso in anticipo e preparati per le diverse condizioni meteorologiche.
- Attrezzatura: Porta con te equipaggiamento adeguato, tra cui scarpe da trekking, abbigliamento a strati e una mappa dettagliata.
- Alimentazione e Idratazione: Assicurati di avere cibo energetico e abbastanza acqua per ogni tappa.
- Condizioni Fisiche: Fai un allenamento adeguato prima di intraprendere il cammino per essere in buona forma fisica.
- Sicurezza: Informa qualcuno del tuo itinerario e tieni con te un telefono carico e un kit di pronto soccorso.
Se hai ancora dubbi, non esitare a contattarmi qui o sui social. Buon cammino!