Passare la notte in un campeggio nella giungla è stata senza dubbio una delle esperienze più indimenticabili della mia vita, nel bene e nel male. E’ anche sicuramente una delle cose particolari da fare in Malesia durante un itinerario in questo paese.
Abbiamo deciso di trascorrere due notti nell’Orang Hutan Camping nell’isola Kecil delle Perhentian Islands per poterci allontanare dalle comodità e immergerci nella natura. Volevamo che il nostro viaggio in Malesia fosse il più possibile autentico e avventuroso.
Il percorso per arrivare al campeggio
Prendiamo un taxi boat e ci facciamo lasciare a Mira Beach perché sappiamo che è la spiaggia più vicina al campeggio. E’ l’unica cosa che sappiamo ed è pure sbagliata! Troviamo subito il sentiero piastrellato che si inoltra nella vegetazione, lo seguiamo e arriviamo in un’altra spiaggia, Rainforest Beach dove c’è un campeggio dal nome omonimo. Abbastanza confusi continuiamo il sentiero finché non incontriamo una ragazza e chiediamo informazioni. Con un ottimo inglese ci dice che anche lei è ospite del campeggio e ci dà le indicazioni per raggiungerlo, peccato che il nostro inglese invece è pessimo quindi cerchiamo di interpretare e continuiamo il cammino. Troviamo le indicazioni per un campeggio e le seguiamo percorrendo un sentiero decisamente in salita.
Dopo un quarto d’ora o più di trekking con un caldo umido asfissiante e gli zaini pesantissimi finalmente arriviamo, ma non c’è nessuno. Dopo poco compare un signore a cui diciamo il nostro nome, ma ci fa segno di andarcene parlando in malesiano. Gli diciamo il nome del campeggio, ci risponde ancora in malesiano con un tono che sembra irritato e inizia a camminare. Non sappiamo se ci sta cacciando o se vuole aiutarci, ma decidiamo di seguirlo.
In silenzio ripercorriamo tutto il sentiero dell’andata, cercando di stare al passo svelto di chi è abituato a camminare anche in infradito in quel terreno argilloso e pendente. Iniziamo a pensare che forse lo stiamo seguendo senza motivo, ma continuiamo fino a tornare al Rainforest Camping. Qui il signore si ferma e finalmente ci parla indicando il cartello che indica la direzione del nostro campeggio. Ora ci aspetta un altro quarto d’ora di salita, ma almeno nella direzione giusta!
Il campeggio
Quando iniziamo a vedere le tende sento chiamare il mio nome. Due ragazzi ci accolgono, ci dicono di lasciare gli zaini e sederci con loro. La situazione sembra davvero surreale. Dopo la gran fatica ci ritroviamo su una piattaforma di legno con amache e tappetini a bere tè caldo e bisbigliare tra noi per non disturbare la giungla. Ci spiegano le regole del campeggio:
- Butta la spazzatura nei bidoni.
- Niente scarpe nella tenda comune.
- La cena in compagnia è alle 20.00, ma dovete comunicare la partecipazione verso le 17.00 e il costo è di 15RM.
- Il martedì è il loro giorno libero quindi non preparano la cena.
- Acqua e tè caldo sono sempre disponibili.
- Ma la più importante: NIENTE CIBO IN TENDA. A meno che non vogliate avere i topi come ospiti.
Certo non ho potuto fare a meno di notare i lati che renderanno la nostra permanenza complicata: niente acqua calda, elettricità limitata, umidità nella tenda, niente lavandino, solo due docce e due wc. Però il posto è magico, sembra di stare in una favola e tutto il resto passa in secondo piano. Decidiamo di lasciare gli zaini in tenda e tornare a Mira Beach per guardare il tramonto.
La cena casalinga
Arriviamo in tempo per goderci un po’ di tempo sulle amache cullati dai rumori della giungla prima di mangiare tutti insieme. Questo è il posto perfetto per trovare la vera pace e tranquillità. La cena con i ragazzi dei campeggio è ottima e casalinga: pollo al curry, verdura saltata in padella, riso bianco e la salsa di soia più buona del mondo (cercatela i un market e fatene scorta!). La serata prosegue in compagnia dove ognuno racconta il proprio paese tra un mix di culture, ci sono i malesiani, una ragazza francese, una indiana e due cinesi. Si parla, si gioca a carte e si finisce guardando un film grazie al proiettore a scomparsa, prima che finisca l’elettricità presente dalle 19.00 a mezzanotte.
La pazza notte
Prima che si spengano le luci passiamo un po’ di tempo a osservare le ombre fuori dalla tenda, in particolare degli insetti appoggiati e del pipistrello che viene a mangiarli. Prendiamo sonno nonostante l’umidità. Mi sveglio nel cuore della notte perché vedo una luce fuori dalla tenda. Probabilmente si tratta di qualcuno che va in bagno, ma io non riesco più a prendere sonno e nella mia testa inizia un film horror.
Passo diverse ore in ansia, chiedendomi chi ci possa essere fuori e svegliandomi di soprassalto ogni pochi minuti. Dopo ore sorge un problema: devo andare in bagno, troppo tè durante la serata. Sveglio Stefano che si offre di accompagnarmi e così ci avventuriamo di fuori con le torce dei telefoni. Tornando in tenda sento un pizzicotto terribile al piede, lancio il telefono tra le foglie e tocco qualsiasi cosa mi stia mordendo il piede. E’ la big ant, così l’hanno chiamata i malesiani, una grossa formica che ti morde attaccandosi alla pelle, ma basta una manata per staccarla. Recupero il telefono e torniamo a dormire.
Il mio ventisettesimo compleanno
Il giorno seguente è il mio compleanno e inizia benissimo. Scherziamo sulla notte pazza appena trascorsa, mangiamo la deliziosa colazione a base di pancake e programmiamo il tour dell’isola. Camminiamo lungo il sentiero della costa fino ad arrivare nella bellissima Coral Bay. Qui ci lanciamo nell’acqua cristallina senza pensarci due volte. Una volta rinfrescati continuiamo fino a Long Beach. Campeggi e falò sulla spiaggia la rendono il paradiso dei backpackers, ma occhio ai varani, su quest’isola è facile incontrarli!
La sera rientriamo in campeggio e ci prepariamo per la serata. E’ l’ultimo giorno in cui il campeggio resterà aperto, domani chiuderanno la stagione, quindi questa sera ci sarà una festa. Mangiamo tutti insieme del manzo al cocco cotto direttamente sul fuoco, l’immancabile riso bianco e le verdure saltate. Prima di andare a letto mi cantano happy birthday con la chitarra e quasi mi commuovo. La notte nella giungla ci fa un altro regalo: la pioggia. Addormentarsi con il profumo e il suono della pioggia che cade sulla tenda è romantico e rilassante. Il giorno seguente dovremo andarcene da questa isola magica e un po’ di malinconia si fa sentire. E’ stata un’esperienza incredibile e sicuramente non dimenticherò mai il compleanno dei miei ventisette anni.
Mi piacerebbe andare su questa Giungla, poi anche vicino al mare!
E’ davvero un luogo magico!