Cosa vedere a Fuerteventura: 10 avventure per innamorarsi dell’isola

Cosa vedere a Fuerteventura: 10 avventure per innamorarsi dell’isola

10 cose da fare e da vedere per una vacanza indimenticabile a Fuerteventura

Quello che rimane di un viaggio sono le emozioni, per questo motivo credo sia fondamentale vivere più esperienze possibile e scoprire i luoghi più nascosti. Fuerteventura è un luogo magico e pieno di possibilità con paesaggi unici e colori spettacolari. Ma non solo, è un’isola carica di attività da fare, prodotti tipici e persone gentili. Mi sono innamorata della sua terra rossa, del suo oceano infinito, dei suoi sapori forti, della sua natura incontaminata e delle sue meravigliose persone. Questa lista di cose da vedere a Fuerteventura ha lo scopo di ispirare l’organizzazione di un viaggio che comprenda posti imperdibili, esperienze speciali e luoghi nascosti.

Terra del vento, dei vulcani, dell’aloe vera e delle capre, che sono più numerose degli umani. Non si può andare via da Fuerteventura senza vedere e vivere totalmente questa terra rossa circondata dall’oceano. Come? Ecco la lista!

1. Prendere lezioni di surf

Fuerteventura è il paradiso per chi fa kitesurf, windsurf e surf, ecco perché sono convinta che sia il modo perfetto immergersi in questo aspetto fondamentale dell’isola, letteralmente! Non solo è una delle cose da fare a Fuerteventura, ma può rientrare anche nella lista delle cose da fare almeno una volta nella vita! Cosa aspettarsi? Fatica incredibile, relax e tanta soddisfazione.

Siamo andati a fare quattro chicchere con i ragazzi della scuola Flag Beach di Corralejo e siccome ad ottobre il vento era scarso, ma c’erano delle onde perfette per imparare, ci siamo buttati in questa avventura. Ci siamo dati appuntamento il giorno seguente per un’esperienza elettrizzante: andare alla ricerca dell’onda perfetta! Si perché siamo saliti con l’istruttore e altri due ragazzi sul fuoristrada con le tavole caricate sul tetto e siamo partiti. Abbiamo raggiunto la zona di Cotillo attraverso una breve strada sterrata e ci siamo fermati a osservare le onde, prima di decidere se fermarci o proseguire alla spiaggia successiva.

Dopo lo stretching e una breve lezione sulla spiaggia, ci siamo buttati in acqua e abbiamo provato a seguire le indicazioni dell’istruttore. Dopo due tentativi, Stefano stava già surfando le onde in piedi sulla tavola. Io invece ho dovuto provare e riprovare parecchio, ma l’esperienza è stata memorabile! Siamo rimasti tutto il pomeriggio tra onde e relax sulla spiaggia, osservando i surfisti e sentendoci un po’ parte di quel mondo. Il rischio è solo quello di non voler più andare via.

2. Puertito de los Molinos e Ajuy

Vicino alla più famosa Ajuy si trova Puertito de los Molinos, raggiungibile senza fare strada sterrata. Si raggiunge il piccolo paesino nascosto tra le rocce e si parcheggia non appena si iniziano a vedere gli edifici, attraversando un piccolo ponte. Infatti questo ponte serve per superare un rivolo d’acqua dove vivono degli uccelli particolari.

Attraversando la strada, sulla sinistra, un brevissimo percorso permette di inerpicarsi sulle scogliere. Pochi passi e ci si trova ad osservare le onde che si scagliano con tutta la loro forza sulle pareti rocciose. Ma il vero segreto di questo angolo di Fuerteventura si può vedere a settembre: in questo periodo la bassa marea rende accessibili le grotte, direttamente raggiungibili dalla spiaggia.

Poco lontano da Puertito de los Molinos so trova Ajuy, dove è possibile entrare nelle grotte percorrendo il sentiero sulla destra, rilassarsi sulla spiaggia di sabbia nera e assaggiare il pesce fresco del giorno.

3. Un tuffo ad Aguas Verdes

Tra le cose da vedere a Fuerteventura, uno dei miei posti preferiti è senza dubbio Aguas Verdes, completamente diverso dalle classiche spiagge e lontano dal turismo di massa. Qui si può fare un tuffo nelle piscine naturali, guardando l’oceano minaccioso.

Dopo un brevissimo tratto sterrato in direzione di Playa del Valle, si arriva a un parcheggio sopra alle scogliere. L’impressione è di aver sbagliato strada perché il vento è fortissimo, così come le onde, sembra impossibile poter fare il bagno lì. Ma scendendo con attenzione sulla destra si iniziano a trovare le prime piscine naturali. Basta proseguire fino a trovare quella che piace di più e poi fare un bel tuffo!

Sono consigliate le scarpe da scoglio e soprattutto arrivarci quando c’è bassa marea, si può facilmente controllare l’orario giusto a questo link o su altri siti simili.

4. Trekking a Islote de Lobos

A 15 minuti di barca da Fuerteventura c’è Isla de Lobos, un parco protetto assolutamente da vedere. Non c’è bisogno di affidarsi a particolari agenzie per questa escursione, bastano un paio di passi:

  • Richiedere l’autorizzazione 5 giorni prima a questo link
  • Prendere il biglietto al porto di Corralejo per 15 euro

E’ necessario richiedere l’autorizzazione perché c’è un numero limitato di ingressi essendo un parco naturale. Quando si arriva al porto ci sono una serie di casette di legno che vendono escursioni organizzate. Subito dopo le casette delle varie agenzie si trova il bar la lonja, immediatamente dopo, sempre sulla sinistra, si trova la casetta che fa i biglietti. La barca parte alle 10.00 e vi verrà richiesto a che ora vorrete tornare, se alle 14.00 o alle 16.00. Dipende tutto dal percorso che desiderate fare, noi siamo tornati alle 14.00 andando un po’ di corsa, ma altre due ore sotto il sole cocente avremmo fatto fatica a tollerarle. Abbiamo visto qualcuno in bicicletta… decisamente un’ottima idea!

Imperdibile un bagno a Playa de la Concha e salire sulla Caldera! Per saperne di più, non perderti l’articolo “Isla de Lobos, natura incontaminata e trekking infuocato“.

5. Aloe Vera

Girando in macchina Fuerteventura è facile vedere diversi edifici con scritte a caratteri cubitali che indicano “Aloe Vera Shop”. Infatti è la patria di questa portentosa pianta che, udite udite, non è naturalmente verde! Nel senso che a causa della carenza di acqua, l’aloe vera tende ad avere un colore quasi marroncino naturalmente, ma diventa verde quando assume una quantità superiore d’acqua.

Abbiamo evitato le varie coltivazioni che ci sembravano quasi troppo turistiche e ci siamo addentrati nell’entroterra, dove abbiamo scovato un piccolo angolo di paradiso: la Biofarm Verde Aurora. Questo posto è incantevole, curato e attento all’ambiente. In questa casa rural coltivano olio, aloe e frutti tipici del posto, che trasformano poi in prodotti che non sono destinati alla grande distribuzione. Qui le olive si raccolgono a mano, le piante vengono coltivate con amore e non si butta via niente. Il rispetto per l’ambiente è massimo, così come l’amore per il territorio.

In questo luogo magico è possibile fare semplicemente un giro, soggiornare nelle case rurali, fare un’esperienza notturna per osservare le stelle, oppure fare un workshop sull’aloe vera e una degustazione di olio e prodotti tipici. Noi abbiamo scelto quest’ultima ed è stata un’esperienza speciale. Abbiamo capito molto sul territorio, sulle piante e abbiamo imparato a estrarre l’aloe. Ma non solo, i prodotti assaggiati qui sono stati tra i più buoni provati in tutta la vacanza. Mi sogno ancora la loro marmellata di cactus!

La guida parlava molte lingue tra cui l’italiano, ma la cosa che veramente ci è rimasta nel cuore è la passione e l’amore di queste persone. Non ci sono parole per descrivere l’energia che ci hanno trasmesso e la luce nei loro occhi quando parlavano della loro terra. Se vuoi scoprire di più su questo lato di Fuerteventura, leggi l’articolo dedicato a questa esperienza “l’anima di Fuerteventura: aloe vera e degustazione olio“.

6. Escursione a Lanzarote

Lo so, non è Fuerteventura, ma è talmente vicino che una giornata è d’obbligo! Se si ha avuto la fortuna di aver girato in macchina Fuerteventura, sicuramente è stato impossibile non vedere quanto quest’isola abbia colori caldi che vanno dal rosso all’ocra. Lanzarote è completamente diversa, è nera. Certo varrebbe la pena visitarla con calma soggiornando qualche notte qui, in modo da non perdere alcuni posti meravigliosi, ma se il tempo è limitato anche con un’escursione di una giornata si può apprezzare questo luogo.

Il nostro itinerario ci ha permesso di vivere quest’isola con calma, senza fretta, ma con tante esperienze. Prendendo il traghetto alle 8.00 del mattino, ecco le nostre tappe una volta sbarcati:

  • Salinas del Janubio
  • Los Hervideros
  • Lago Verde
  • Semplice trekking al Volcan el Cuervo
  • Degustazione vini alle 12.00, prenotata direttamente sul loro sito
  • Pranzo a Bodegas Rubicon
  • Relax a Playa Papagayo

In questo modo abbiamo potuto apprezzare i colori delle saline e le scogliere nere a Los Hervidores. Abbiamo passeggiato intorno al vulcano e siamo entrati nel cratere. E abbiamo visto l’incredibile zona vinicola con la spiegazione della guida, oltre ad aver provato il loro prodotto, ovviamente! Queste buche profonde 3 metri dove crescono i vigneti sono impressionanti, così com’è impressionante il fatto che riescano a coltivare senza acqua, per non parlare delle distese di terra nera da cui spuntano le piante verdi. Un posto pazzesco!

Abbiamo deciso di scartare il Parco Nazionale di Timanfaya, un po’ per questioni di tempo e un po’ perché non mi piaceva l’idea di dover per forza fare il giro in autobus, mi sembrava un po’ troppo turistico per i miei gusti. Avrei di gran lunga preferito visitare il parco a piedi sulla Ruta Tramesana, ma purtroppo i posti super limitati erano già esauriti. Infatti non molti sanno che è possibile visitare il parco naturale a piedi con piccoli gruppi autorizzati, ma conviene prenotare appena possibile sul sito ufficiale.

7. Dune di Corralejo

Poco lontano da Corralejo si trovano le dune, un posto incantevole per scattare qualche foto ma non solo, anche per trovare una lunghissima spiaggia semideserta non lontano dal centro abitato. Parcheggiando la macchina lungo la strada (occhio a non restare impantanati sulla sabbia), si possono raggiungere a piedi queste distese di sabbia.

Il mio consiglio è di andarci alla mattina presto quando non fa ancora troppo caldo o non soffia troppo vento, e scegliere una duna per camminare. Alcune sono talmente gettonate che non rimane neppure un pezzettino di sabbia senza impronte, forse perché sono più vicino alla strada di altre. Ma spostandosi un po’ è facile trovare dune immacolate, dove la sabbia spostata dal vento crea quelle classiche righe, ed ecco che in un attimo sembra di stare sul deserto!

Ci è piaciuto talmente tanto che ci siamo fermati qui più volte prima o dopo i nostri giri per l’isola.

8. Trovare i delfini

Pur sapendo che non sempre si ha questa fortuna, abbiamo voluto provarci. Ci siamo incontrati al porto di Morro Jable, dove vivono delle grandi razze, per un pomeriggio in barca a vela alla ricerca dei delfini. Abbiamo prenotato l’esperienza direttamente sul sito a questo link.

Non eravamo mai stati in barca a vela quindi l’esperienza è stata fantastica. Inizialmente vedendo la forza delle onde e quanto la barca stava inclinata, ammetto di essere stata un po’ preoccupata, ma un volta capito che era tutto normale mi sono tranquillizzata. Lo skipper ha insegnato a chi lo desiderava a prendere il comando e ci ha spiegato le basi della navigazione in barca a vela.

Il pomeriggio è passato tra risate, virate e relax osservando l’oceano. Il nostro comandante scrutava l’orizzonte con il binocolo, alla ricerca di uccelli a caccia di pesci. Si perché se c’erano i pesci piccoli probabilmente ci sarebbero stati anche quelli grossi! Eppure, nonostante tutto l’impegno e la coordinazione con le altre barche, niente delfini. Abbiamo avvistato una tartaruga marina e uno squalo, ma dei delfini nessuna traccia.

Lo skipper, una persona meravigliosa, è stato disponibile per tutto il pomeriggio a ogni esigenza. Ci ha portato cibo e bevande, ci ha dato le giacche quando sentivamo freddo e ha risposto a ogni nostra domanda, eppure era più dispiaciuto di noi di non aver trovato i delfini. Così quando ormai il sole iniziava a tramontare e avremmo dovuto essere sulla strada di ritorno da un pezzo, ci ha comunicato che purtroppo dovevamo rientrare.

Proprio mentre cercavamo di tornare in fretta al porto per recuperare il ritardo, eccoli arrivare. Tantissimi, grandi e tutto intorno a noi c’erano i delfini. Impossibile contare quanti. L’emozione è stata incredibile e ha reso quella giornata ancora più pazzesca.

9. Un bagno a Sotavento

Percorrere Fuerteventura in macchina e vedere come l’isola cambia è bellissimo. Verso sud si trovano alcune delle spiagge più famose, come Cofete, dove purtroppo non siamo riusciti ad andare. Siamo stati in un periodo di bassa stagione, oltre al terribile calo di turismo per via del COVID, quindi nessuno organizzava escursioni in quella zona a causa del numero ridotto di richieste. Arrivare fino a lì con una macchina non adatta allo sterrato può essere rischioso. Quindi rimaneva solo la possibilità di andarci in autobus, opzione fattibile, ma piuttosto lunga come tempistiche. Così dopo aver chiesto consiglio alle persone del posto, abbiamo concluso che era meglio togliere questa tappa dal viaggio.

Quindi ci siamo recati in questa parte dell’isola per vedere la famosa spiaggia dove si svolgono i campionati di windsurf. Il posto è meraviglioso. La laguna era piena solo parzialmente, ma abbastanza da rendere spettacolare il paesaggio di questa spiaggia chilometrica. Un posto da cartolina. Ma non solo, infatti in questa spiaggia molti praticano nudismo, quindi perché non cogliere l’occasione per mettere da parte il pudore e fare il bagno lasciando il costume sulla sabbia?!

10. Albe e tramonti

Infine, credo che una delle cose più belle della vacanza di Fuerteventura sia stata vedere tramonti e albe sull’acqua. In particolare per la prima volta ho preferito le albe ai tramonti e, detto da una a cui piace dormire, ha un certo peso! 😀

A Cotillo ad esempio c’è un ristorante, la Vaca Azul, dove oltre a mangiare molto bene è possibile ammirare il tramonto dalla terrazza panoramica. E che dire del tramonto in barca a vela con i delfini che saltavano da tutte le parti? Certo anche l’alba sul traghetto per Lanzarote è stata indimenticabile, ma mai come l’ultima. Il giorno del nostro ritorno, una meravigliosa alba ci ha accompagnato lungo la strada all’aeroporto. La più bella di sempre.

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