Islote de Lobos, la terra rovente e disabitata
Isla de Lobos è una riserva naturale e si chiama così perché qui ci vivevano i Lobos. No, per lobos non si intendono i lupi, bensì i leoni marini! Il trekking a Isla de Lobos è d’obbligo in una vacanza a Fuerteventura, a maggior ragione se si alloggia a Corralejo. E’ stata una delle primissime esperienze che abbiamo fatto appena arrivati e in effetti è stato l’inizio perfetto per una vacanza all’insegna di attività uniche. L’obiettivo di questo articolo è quello di dare tutti i consigli pratici per scoprire questo isolotto disabitato e non trovarsi come me, a correre sotto il sole cocente per non perdere la barca! Arriva fino alla fine mi raccomando, perché ti darò un consiglio che è una vera e propria chicca!
Richiedere l’autorizzazione
Partiamo da un presupposto fondamentale: per entrare a Isla de Lobos serve l’autorizzazione. Niente di più facile, basta andare sul sito ufficiale cinque giorni prima, completare i pochi passaggi per fare la richiesta e il gioco è fatto. La richiesta di autorizzazione si inizia cliccando sul pulsante “Solicitar Autorizaciòn” in basso ed è totalmente gratuita.
In realtà mi sono chiesta più volte durante la giornata a cosa può servire se poi nessuno la controlla. Infatti non ci è mai stata chiesta, né all’interno del parco, né tanto meno in barca. Durante la giornata di surf abbiamo anche scoperto che è possibile arrivare con il paddle (SUP) in circa 40 minuti, ma ci è sembrata un’impresa fuori dalla nostra portata. Magari, essendo in bassa stagione e in periodo post Covid-19, c’erano talmente poche persone che non aveva molto senso controllare.
Quanto tempo stare a Isla de Lobos
Quando si fa la richiesta, viene anche chiesto di indicare un orario: dalle 10.00 alle 14.00 oppure dalle 14.00 alle 18.00. Questo serve per controllare il numero di persone che accedono al parco. In realtà al momento dell’acquisto dei biglietti ci è stato chiesto se preferivamo tornare alle 14.00 o alle 16.00 (due ore in più rispetto all’orario indicato nell’autorizzazione) e in quel caso volevano saperlo per organizzare i posti nelle barche.
Quindi quanto tempo serve per visitare Isla de Lobos?
Prima di rispondere devo fare una premessa. Generalmente sono abbastanza veloce a visitare un luogo e anche se faccio molte foto, bene o male mi trovo spesso a dover cambiare i piani perché finisco in anticipo rispetto ai tempi che mi sono prefissata. Quindi quando in biglietteria ci hanno detto che il percorso dura un paio d’ore, mi è sembrato che quattro ore di permanenza fossero più che sufficienti.
In realtà le cose sono andate molto diversamente. Oltre al classico giro, non potevamo certo rinunciare al bagno a Playa de la Concha né tanto meno a salire sulla Caldera. Quindi dopo tre ore sotto al sole cocente ci siamo trovati al cartello davanti al faro (estremità opposta dell’isola), il quale indicava 50 min di percorso per tornare indietro. Avevamo due scelte: o correre per prendere la barca delle 14.00, o sopportare altre due ore di caldo torrido e visitare con più calma la parte est dell’isola. Abbiamo scelto la prima.
Quindi, di nuovo, quanto tempo serve per visitare Isla de Lobos? Quattro ore sono un tantino tirate se vuoi fare e vedere tutto, ma sei ore rischiano di essere davvero troppe se consideri le temperature da deserto (era ottobre) e la totale assenza di ombra.
Prendere il biglietto
Quando si arriva al porto ci sono una serie di casette di legno che vendono escursioni organizzate urlando ai passanti. Subito dopo le casette delle varie agenzie si trova il bar La Lonja, immediatamente dopo, sempre sulla sinistra, si trova la casetta che fa i biglietti (praticamente identica a quelle iniziali). Il biglietto costa 15 euro e vi indicheranno la barca da prendere, con la quale raggiungerete l’isolotto in appena 15 minuti.
Cosa fare a Isla de Lobos
Il percorso di 7 km è percorribile sia in un senso che nell’altro, noi abbiamo deciso di andare a sinistra appena sbarcati, in direzione di Playa de la Concha. La scelta è stata presa per due ragioni: primo perché volevamo fare la salita alla Caldera ancora freschi. Secondo, per il fatto che visto che avevamo deciso di stare fino alle 14.00, sapevamo già che non ci saremmo fermati a mangiare. In caso contrario saremmo andati nella direzione opposta, in modo da prenotare subito appena arrivati nell’unica struttura in cui è possibile pranzare.
Playa de la Concha
Detto ciò, la prima cosa che abbiamo fatto appena arrivati a Isla de Lobos è stato tuffarci a Playa de la Concha. Qui la sabbia fina e l’acqua cristallina rendono il paesaggio davvero speciale per un bagno con vista su Fuerteventura. L’acqua è ghiacciata, quindi ci siamo rimasti il tempo sufficiente per rinfrescarci e ripartire.
Le saline di Marrajo
Bisogna fare una deviazione per raggiungerle. Qui Ci sono le ampie vasche scavate nella terra e una delle comuni pompe eoliche che servono per estrarre l’acqua dal sottosuolo. Considerando il caldo e i tempi, consiglio vivamente di saltare questa tappa e proseguire, potrete vedere le saline dalla cima della Caldera.
La Montaña de la Caldera
La Montaña de la Caldera è d’obbligo! E’ il punto più alto (270 m) e la vista da lì è spettacolare. Essendo un vulcano ci si aspetterebbe di trovare in cima un cratere. Per questo quando abbiamo raggiunto la vetta ci siamo rimasti di sasso vedendo che in realtà era più che altro una cresta. Non assomigliava per niente a un cratere di un vulcano, però la vista era pazzesca, si poteva vedere chiaramente tutta l’isola e anche la vicinissima Fuerteventura. Non solo, anche il percorso per salire è stato davvero speciale. Qui volano dei grandi rapaci neri tipici della zona ed essendo un luogo di nidificazione, all’inizio della salita viene chiesto di mantenere il silenzio durante il percorso. Il risultato è una passeggiata davvero surreale.
Per tornare dalla Caldera abbiamo fatto un sentiero scendendo sulla sinistra, passando in mezzo a degli arbusti. Questo perché abbiamo visto dalla cima della montagna che si collegava al sentiero che dovevamo riprendere, accorciando di parecchio il percorso. Nonostante ci fossero molte tracce di scarpe e il percorso sembrasse un vero e proprio sentiero, quando siamo arrivati alla fine ci siamo trovati davanti una sbarra e ci siamo accorti che avevamo preso una strada fuori dai percorsi permessi. Infatti è proibito uscire dal sentiero durante tutto il tragitto.
I miei personalissimi consigli
Eccoci arrivati alla fine con gli immancabili consigli:
- Cappello, protezione solare, scarpe comode e acqua. So che lo dicono tutti, ma qui è davvero un obbligo, visto che non c’è ombra neppure a pagarla oro e fa davvero caldissimo. Il cappello mi ha salvato da insolazione assicurata.
- Devi assolutamente salire sulla Caldera, ma puoi tranquillamente saltare le saline.
- In generale a Fuerteventura è sempre bene avere qualcosa con cui coprirsi se tira vento.
- E ora la chicca: LA BICICLETTA! Durante il tragitto abbiamo trovato un gruppo in bicicletta e abbiamo pensato subito che fosse una genialata! Se per noi quattro ore sono state tirate per vedere tutto, in bici sarebbe stato tutto molto più facile! Certo bisognerà lasciarla alla base della Caldera per poter salire in cima a piedi, ma non credo sia un problema. Le bici non si possono noleggiare a Isla de Lobos, bisogna prenderle a Corralejo e pagare un supplemento per il trasporto.
- Dai un’occhiata alle domande frequenti per non trovarti impreparato.
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