Partendo da Agrigento, con i suoi antichi templi greci e la rinomata Valle dei Templi, avventurarsi lungo la Via Fabaria significa imbattersi in un tesoro di bellezze naturali e culturali. Lungo il percorso, attraverserai affascinanti cittadine, verdi colline, antichi borghi e suggestivi vigneti.
La Via Fabaria, con le sue tredici tappe, ti condurrà attraverso paesaggi incontaminati e incantevoli, dove potrai ammirare l’essenza autentica della Sicilia. Ogni passo ti porterà sempre più vicino all’imponente vulcano Etna, uno dei più attivi al mondo, offrendoti panorami surreali e indimenticabili.
Sia che tu sia un amante del trekking, della fotografia o semplicemente in cerca di una vacanza all’insegna dell’esplorazione, la Via Fabaria ti offre un’opportunità senza precedenti per scoprire i tesori nascosti e le meraviglie della Sicilia. Preparati a un’avventura straordinaria lungo la Via Fabaria e lasciati incantare dai suoi panorami mozzafiato e dalla sua ricca storia.
Non hai tempo per tredici giorni di cammino?
Non ti preoccupare! A breve uscirà un articolo in cui ti consiglio che tratto fare a seconda di quanto tempo hai! Intanto però scopri tutti i punti di interessi principali di questo bellissimo cammino.
I 10 luoghi di interesse più belli della Via Fabaria
Ho avuto la fortuna di partecipare a un Press Tour proprio su questo cammino, la Via Fabaria, esperienza di cui ti parlerò in un articolo a parte. In questa occasione ho avuto modo di parlare con chi questo cammino l’ha creato e con chi giorno per giorno mette tutto sé stesso per valorizzarlo. Proprio da questo nasce questa lista, che con fatica ho ridotto a dieci luoghi, i più belli da visitare lungo la Via Fabaria.
1 – La Valle dei Templi di Agrigento
Sono certa che l’hai già sentita nominare e se la sua fama è così grande, un motivo c’é: è strepitosa! La Valle dei Templi di Agrigento si trova proprio sulla prima tappa della Via Fabaria, sulla costa meridionale della Sicilia. Si tratta di un’incantevole testimonianza dell’antica magnificenza greca, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La Valle dei Templi ospita un complesso di templi ben conservati, che risalgono al periodo dorico e sono un tributo alla grandezza della civiltà greca. I monumenti più iconici includono il Tempio di Concordia, considerato uno dei migliori esempi di architettura dorica, e il Tempio di Giunone, con le sue colonne imponenti che si ergono verso il cielo.
Camminare attraverso la Valle dei Templi è come fare un tuffo nella storia antica, ammirando la maestosità delle rovine e l’eleganza dei dettagli architettonici. Il paesaggio circostante, con i suoi alberi di mandorlo e ulivi, aggiunge un tocco di serenità al luogo, creando un’atmosfera magica.
2 – Riserva Naturale di Punta Bianca, il paesaggio costiero della Via Fabaria
Dopo diciotto chilometri di cammino sulla prima tappa della Via Fabaria si raggiunge la riserva naturale di Punta Bianca, recentemente inserita nel piano regionale di parchi e riserve. Si tratta di una costa rocciosa in cui domina il bianco del carbonato di calcio presente nella roccia, che contrasta con cobalto del mare. A riempire il paesaggio si ergono le rovine di un’antica casa di doganieri.
3 – Il Castello di Chiaramontano
Dopo alcuni saliscendi si raggiunge il il Castello di Chiaramontano, al chilometro ventiquattro della prima tappa, un’affascinante testimonianza dell’architettura medievale. Questa imponente fortezza, costruita nel XIII secolo, si erge maestosa su un’altura, offrendo una vista panoramica mozzafiato sulla campagna circostante. Il castello presenta un mix di elementi normanni, svevi e gotici, con le sue possenti mura, torri e cortili interni. All’interno delle sue sale, è possibile ammirare affreschi, archi e dettagli architettonici riccamente decorati. Il Castello di Chiaramontano è un luogo intriso di storia e mistero.
4 – Castello di Falconara
Il Castello di Falconara, che si incontra sulla terza tappa della Via Fabaria, è una meraviglia architettonica che affascina i visitatori con la sua storia e le sue mura. Questa fortezza medievale, risalente al XII secolo, si erge imponente su un promontorio roccioso, offrendo una vista spettacolare sul mare cristallino.
Con le sue torri maestose e le possenti mura difensive, il Castello di Falconara ha un’atmosfera suggestiva e intrisa di storia. All’interno delle sue mura, i visitatori possono esplorare le antiche sale, gli affreschi restaurati e gli spazi suggestivi, immergendosi in un’epoca passata.
Oltre alla sua bellezza architettonica, il castello è anche circondato da uno scenario naturale incantevole. Con gli ulivi secolari, i giardini fioriti e le scogliere a picco sul mare, il Castello di Falconara offre una fusione perfetta tra storia e natura.
5 – La torre di Manfria
La Torre di Manfria, un gioiello nascosto sulla costa siciliana, è una torre di avvistamento che affonda le sue radici nella storia marittima dell’isola. Situata nelle vicinanze del comune di Gela, la si incontra lungo la quarta tappa della Via Fabaria. Questa torre medievale è stata costruita nel XVI secolo per proteggere la zona dai pirati e dalle incursioni nemiche.
La Torre di Manfria si erge maestosa sulla spiaggia sabbiosa, offrendo una vista panoramica mozzafiato sul mare. I visitatori possono ammirare la sua struttura robusta e i suoi dettagli architettonici ben conservati. Oltre alla sua importanza storica, la Torre di Manfria offre anche uno scenario naturale affascinante. Le acque cristalline e le spiagge incontaminate invitano a rilassarsi e godersi la bellezza del mare.
6 – La cicogne e il Geloi Wetland
Camminando sulla quinta tappa della Via Fabaria è impossibile non fermarsi a osservare le cicogne che hanno fatto il nido sui tralicci elettrici, alcuni dei quali sono addirittura finti, installati solo per permettere alle cicogne di fare il nido senza incorrere nel pericolo che deriva dal passaggio dell’alta tensione.
Il Progetto Geloi Wetland rappresenta un notevole impegno per la conservazione e il ripristino di quest’importante area umida, nella regione di Gela, in Sicilia. Situata lungo la costa sud-orientale dell’isola, questa zona umida è stata oggetto di un ambizioso progetto di riqualificazione ambientale. L’obiettivo del Progetto Geloi Wetland è quello di preservare e ripristinare l’ecosistema naturale dell’area, creando un habitat ideale per diverse specie di uccelli migratori e altre forme di vita acquatica. Attraverso interventi di bonifica, gestione delle acque e creazione di zone umide artificiali, si è riusciti a creare un ambiente ricco di biodiversità.
Il Progetto Geloi Wetland rappresenta un’importante iniziativa per la tutela dell’ambiente e la promozione del turismo ecologico. Offre un’opportunità unica per gli amanti della natura di immergersi in un ecosistema prezioso e di scoprire la bellezza e l’importanza delle zone umide. Attraverso il Progetto Geloi Wetland, si dimostra che la conservazione ambientale e lo sviluppo sostenibile possono andare di pari passo, garantendo un futuro migliore per le generazioni a venire e preservando la meraviglia delle zone umide siciliane.
7 – Caltagirone, l’arrivo della sesta tappa della Via Fabaria
Caltagirone, una pittoresca città siciliana situata nella provincia di Catania, è una destinazione ricca di storia, cultura e bellezze artistiche. È il luogo di arrivo della sesta tappa ed è conosciuta come la “Città delle Scale” per i suoi magnifici scaloni in ceramica
Il centro storico di Caltagirone è un tripudio di colori e forme grazie alla presenza diffusa delle maioliche e delle ceramiche locali. Le scale a mosaico, ricoperte di vivaci piastrelle colorate, sono un vero spettacolo per gli occhi e rappresentano una tradizione secolare che viene ancora mantenuta viva.
Oltre alla sua fama per l’arte ceramica, Caltagirone vanta anche una serie di monumenti e luoghi di interesse. La maestosa scalinata di Santa Maria del Monte conduce alla magnifica cattedrale, dove si possono ammirare affreschi e opere d’arte di inestimabile valore.
8 – Grammichele
La settima tappa termina invece a Grammichele. Fondata nel XVIII secolo, la sua architettura è caratterizzata da un piano urbanistico a forma esagonale che conferisce alla città un’atmosfera unica e affascinante. Il centro storico di Grammichele è dominato dalla maestosa piazza Carrara, circondata da edifici storici e monumenti che raccontano la storia della città. La chiesa madre di San Michele Arcangelo è una delle principali attrazioni, con la sua facciata barocca e gli affreschi interni.
Ma perché questa cittadina è a forma esagonale? Questo è dovuto al fatto che un tempo esisteva un’altra città poco distante: Occhiolà. Questa città fu distrutta da un terremoto nel 1693, noto come il Terremoto del Val di Noto, che ha causato distruzione su vasta scala in diverse città della regione. I danni erano tali che si decise di costruire una nuova città poco distante, con pianta esagonale, chiamata appunto Grammichele.
Oggi è possibile visitare il parco archeologico di Occhiolà, dove sono presenti le rovine dell’antica città, il bellissimo santuario della Madonna del Piano e una natura sconfinata.
9 – Le grotte di Caratabia
Sull’ottava tappa della Via Fabaria ci si imbatte nelle grotte di Caratabia, a pochi chilometri da Mineo. Si tratta di due grotte artificiali, con il tetto piatto e la pianta rettangolare, che risalgono probabilmente all’età protostorica. È possibile vedere le tracce delle decorazioni a graffito sulle pareti, che ritraggono animali e scene di caccia.
10 – Bronte, a un passo dalla fine della Via Fabaria
Le ultime tappe sono caratterizzate dalla presenza dell’Etna. È ai suoi piedi che incontriamo Bronte, all’arrivo della dodicesima tappa. Conosciuta come la “Città del Pistacchio”, Bronte è famosa per la produzione di pistacchi di alta qualità, apprezzati in tutto il mondo per il loro sapore unico e le loro proprietà nutritive.
La storia di Bronte risale all’epoca greca e romana, e la città è ricca di monumenti e siti di interesse storico. La Chiesa Madre di San Simone Apostolo, con la sua maestosa facciata barocca, è una delle principali attrazioni della città. Bronte ospita anche il Castello Nelson, un’antica fortezza che offre una vista panoramica sulla valle circostante.
Ma è soprattutto il pistacchio a rendere Bronte celebre. La zona intorno alla città è caratterizzata da vasti alberi di pistacchio, che creano un paesaggio unico e suggestivo. Ogni anno, a settembre, Bronte celebra la Sagra del Pistacchio, un festival dedicato a questo prezioso frutto, con degustazioni, eventi culturali e tradizionali.
Spero che questo articolo ti abbia fatto venire voglia di metterti in cammino. Se è così, non perdere tutti gli altri articoli sulla Via Fabaria. E ricorda, prima di metterti in cammino scarica le tracce GPX sul sito delle Vie Francigene di Sicilia!