Un giorno a Lanzarote tra vulcani, vino e mare

Un giorno a Lanzarote tra vulcani, vino e mare

Quando inizialmente ho programmato la vacanza alle Canarie non era prevista la tappa a Lanzarote. Il mio programma infatti prevedeva di visitare Fuerteventura, La Gomera e Tenerife, ma si sa, quando si viaggia bisogna essere pronti ai cambi di rotta! Quindi a causa di inconvenienti dell’ultimo minuto dovuti al Covid, abbiamo dovuto ridimensionare il viaggio e concentrarci solo su Fuerteventura. A questo punto avanzava del tempo per visitare Lanzarote, che è stata una splendida scoperta! Per vedere come si deve Lanzarote non è sufficiente un giorno, ma lo è per farsi un’idea di questa meravigliosa isola.

Per il mio itinerario ho scelto di concentrarmi sul sud di Lanzarote, altrimenti non sarebbe bastato un solo giorno. Ho anche deciso di scartare quelle attività troppo turistiche o che avrebbero preso troppo tempo, in questo modo in un solo giorno sono riuscita a fare tantissime cose!

Il nostro itinerario di un giorno a Lanzarote

Come arrivare a Lanzarote: andata e ritorno in giornata

Come ho già scritto sull’articolo “Come muoversi alle Canarie: dentro e fuori le isole” è prima di tutto fondamentale avere una macchina a noleggio. In questo modo non serve affidarsi a tour esterni che ci legano a itinerari prestabiliti. Nello stesso articolo racconto anche di quanto sia rimasta sorpresa dalla gestione del traghetto.

Ci sono tre agenzie che si occupano del trasporto in traghetto tra le isole: Armas, Fred Olsen e Lineas Maritimas Romero. Al porto di Corralejo, ogni agenzia ha il suo ufficio e ti propone le sue tratte. Quindi quando arriverai al porto dovrai già sapere in quale ufficio entrare e, quando ti chiederanno se vuoi acquistare il ritorno, dovrai già sapere se tornerai con la stessa compagnia o no. Diventa quindi indispensabile andare sul sito Direct Ferries e decidere gli orari e di conseguenza la compagnia. Eventualmente si possono anche acquistare i biglietti direttamente sul sito.

Per la nostra gita abbiamo deciso di prendere il traghetto delle 8.00 da Corralejo a Playa Blanca, in modo da essere sull’isola molto presto. Abbiamo potuto osservare l’alba sul mare ed è stato davvero bellissimo. Il tragitto dura molto poco, circa mezz’ora, quindi in un attimo si è sulla costa di Lanzorote, pronti per partire all’avventura!

Salinas de Janubio

La prima tappa è stata mordi e fuggi. Come dicevo all’inizio, ho studiato questo itinerario per vedere tante cose in poco tempo e così è stato. Ci siamo quindi diretti verso ovest, per vedere subito alcuni dei posti più famosi. Nonostante per arrivare fossero a malapena 15 minuti, ci siamo goduti un viaggio in macchina meraviglioso, con il naso fuori dai finestrini a osservare quel paesaggio lunare.

Arrivati davanti alle saline abbiamo parcheggiato e siamo rimasti in silenzio ad osservare le distese di acqua, terra e sale. Erano le prime luci del mattino, con l’aria fresca e umida e il profumo del mare: una di quelle sensazioni che ti fanno iniziare bene la giornata. Dopo un po’ di tempo per foto e relax, siamo risaliti in macchina e in venti minuti già eravamo sulla tappa seguente.

Los Hervideros

Questo posto mi è piaciuto tantissimo. Per tutto il viaggio alle Canarie mi sono chiesta se ci fosse sempre così poca gente o se i posti fossero più affollati normalmente. Infatti spesso ci trovavamo a parcheggiare in luoghi deserti, a camminare senza avere mai nessuno intorno, e anche questa volta siamo arrivati su un parcheggio enorme dove c’eravamo solo noi. Era ottobre 2020, quindi bassa stagione, in periodo Covid ed era mattino presto. In lontananza sugli scogli si poteva individuare un pescatore.

Los Hervideros significa “acque bollenti”, infatti in spagnolo la parola “hervir” si traduce con “bollire”. Si tratta di un percorso dove si possono ammirare le grotte di lava scavate dall’acqua. Uno spettacolo della potenza della natura. Il percorso non dura molto, una mezz’ora è più che sufficiente per percorrere la passeggiata e osservare il mare. A meno che non siate appassionati di fotografia, in questo caso vorrete approfittarne per scattare qualche foto in più che ritragga la forza delle onde.

Quando abbiamo iniziato questo percorso tra la roccia lavica e mi sembrava di essere in uno di quei film che adoravo da bambina, dove un gruppo di ragazzi esplora una grotta o un’isola alla ricerca di un tesoro. Abbiamo passeggiato tra le rocce e osservato il mare infrangersi sulla costa. In un viaggio alle Canarie è importantissimo controllare sempre le maree, una cosa che ci ricorda quanto sia imponente qui il ruolo della natura. Questo perché, mentre per visitare le piscine naturali è fondamentale ci sia la bassa marea, a Los Hervidores diventa spettacolare osservare la forza del mare quando c’è l’alta marea. Io per questo scopo consultavo il sito a questo link.

Lago Verde

A meno di 10 minuti di macchina da Los Hervideros si trova il Lago Verde o Charco de los Clicos, un luogo molto particolare. Si tratta di un lago d’acqua salata, di un colore verde intenso. Qui i colori principali sono il nero e il rosso della terra, il verde del lago e il blu dell’oceano. Il lago è nato dal cratere di un vulcano, dove si è accumulata acqua del mare permettendo la proliferazione delle alghe che gli conferiscono il caratteristico colore verde.

Si può mettere la macchina nell’ampio parcheggio (che nel nostro caso era come sempre deserto) e seguire le indicazioni per raggiungere il lago. Il sentiero è breve, con un po’ di salita, ma molto suggestivo. Una volta arrivati al Lago Verde ci si prende qualche minuto per osservare il contrasto dei colori. Ci si ferma sul punto panoramico, senza poter scendere fino al lago.

Noi ci siamo venuti di mattino e la luce ha rovinato il paesaggio. Nel senso che stava giusto iniziando a spuntare il sole da dietro il promontorio e illuminava il mare, lasciando totalmente in ombra il lago. Il contrasto di colori quindi non era così evidente come quando il lago viene colpito dal sole, ma dopotutto sono i rischi di fare tutto in giornata! Consiglio quindi di andarci nel pomeriggio, per non avere l’effetto che si vede nelle foto.

Volcan El Cuervo

Ci spostiamo verso il centro dell’isola, raggiungendo il Volcan El Cuervo. Lanzarote è famosa per i suoi vulcani e la sua terra nera. La zona più famosa è il Parco Nazionale di Timanfaya che abbiamo deciso di scartare, un po’ per questioni di tempo e un po’ perché non mi piaceva l’idea di dover per forza fare il giro in autobus, mi sembrava un po’ troppo turistico per i miei gusti. Avrei di gran lunga preferito visitare il parco a piedi sulla Ruta Tramesana, ma purtroppo i posti super limitati erano già esauriti. Infatti non molti sanno che è possibile visitare il parco naturale a piedi con piccoli gruppi autorizzati, ma conviene prenotare appena possibile sul sito ufficiale.

Nel nostro tour di un giorno a Lanzarote abbiamo deciso quindi di visitare un vulcano che non ci impegnasse troppo fisicamente e come tempo. La passeggiata del Volcan El Cuervo è completamente in piano e circonda il vulcano. Da un lato “rotto” del vulcano si entra all’interno, passeggiando nel cratere. Lungo tutto il percorso i cartelli spiegano molto bene le caratteristiche del vulcano e del paesaggio circostante, con tanto di foto e frecce. Ecco perché è una passeggiata semplice ma molto emozionante, che ti lascia con tante nuove conoscenze e con un pizzico di felicità per essere entrati nel centro di un vulcano.

Degustazione vini Geria

Geria è la zona vinicola di Lanzarote, unica al mondo. Quando si passa per questa terra si possono osservare distese di buchi neri nel terreno colorati dal verde dalla vite che cresce nel centro. Uno spettacolo per gli occhi indescrivibile. Infatti qui si coltiva la vite in buchi nella terra. Questo per raggiungere la terra fertile sotto alla parte di terra nera lavica e per incanalare l’umidità verso la pianta. Quello che più di tutto mi ha sorpreso è stato il fatto che queste coltivazioni non ricevono acqua e non si usano strumenti agricoli moderni, si fa tutto alla vecchia maniera.

Il vino che si produce è principalmente il Malvasia, quindi un vino bianco tendente al dolce. Avevamo prenotato sul sito de La Geria la visita guidata e la degustazione vini. In questo modo abbiamo potuto imparare tantissimo su questa terra, sul lavoro che c’è dietro alla produzione di vino a Lanzarote e sui diversi tipi di vini che si possono trovare nella cantina.

Una volta termina l’esperienza a La Geria, abbiamo attraversato la strada, dirigendoci verso l’altrettanto famosa azienda vinicola Bodegas Rubicon. Qui abbiamo pranzato, assaggiato il loro vino e ci siamo rilassatati sotto gli alberi, osservando il paesaggio circostante prima di riprendere la macchina e raggiungere la tappa finale.

Playa Papagayo

Eccoci all’ultima tappa. Considerando la lunga giornata, abbiamo deciso di trascorrere le ultime ore sull’isola in spiaggia. Un’alternativa poteva essere spostarsi verso nord e visitare le spiagge naturalistiche, il Jardin de Cactus, Jameos de Agua o la Cueva de Los Verdes. Noi abbiamo deciso di rilassarci vicino a Playa Bianca, in modo da non dover fare molta strada per arrivare al traghetto.

Per arrivare a Playa Papagayo si deve percorrere un breve pezzo di strada sterrata e pagare l’entrata nella zona (3 euro). Basterà seguire le indicazioni per Playa Papagayo o in alternativa Playa Mujeres. Qui noi abbiamo fatto snorkeling nell’acqua limpida e ci siamo rilassati sulla spiaggia prima di riprendere il traghetto alle 17.00.

Questo è stato solo uno dei meravigliosi giorni che abbiamo trascorso alle isole Canarie, una vacanza ricca di esperienze e avventura. Ma se hai intenzione di visitare anche Fuerteventura, non puoi lasciarti scappare l’articolo “Cosa vedere a Fuerteventura: 10 avventure per innamorarsi dell’isola“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.