GR221: Come organizzare il tuo cammino a Maiorca

GR221: Come organizzare il tuo cammino a Maiorca

Il cammino de la piedra en sec, noto anche come GR221, incanta gli escursionisti con la sua bellezza selvaggia e la sua storia millenaria. Attraversando la catena montuosa della Tramuntana a Maiorca, questo sentiero serpeggia tra antichi muretti a secco, testimoni silenziosi del lavoro artigianale dei contadini locali. Ogni passo rivela panorami mozzafiato sull’isola e permette di immergersi nella cultura mallorquina, offrendo un’esperienza di trekking senza tempo.

La magia del GR221 si cela nella sua capacità di trasportare i viaggiatori indietro nel tempo, mentre attraversano paesaggi incontaminati e borghi tradizionali. I muretti a secco, autentiche opere d’arte, raccontano storie di generazioni passate e costituiscono un patrimonio culturale unico, che ha reso la Sierra de Tramuntana un sito patrimonio UNESCO. Questo percorso non è solo un’opportunità per gli amanti del trekking, ma anche un viaggio nell’anima e nella storia di Maiorca, dove la natura selvaggia si unisce alla maestria artigianale.

Oltre alla sua bellezza naturale, il GR221 rappresenta un invito al ritmo tranquillo della vita e all’esplorazione delle tradizioni locali. I pellegrini lungo questo sentiero possono scoprire l’autenticità della gastronomia locale, assaporare piatti tipici e sperimentare l’ospitalità delle comunità lungo il percorso. In sintesi, il cammino de la piedra en sec è un viaggio non solo fisico, ma anche culturale e spirituale attraverso la storia e l’anima di Maiorca.

Indice delle tue domande:


Quante tappe ci sono sul GR221?

Le tappe sono ufficialmente otto, anche se la prima viene divisa in due parti, in più ci sono alcuni tratti con varianti:

  • Tappa 1 – PT1: Port d’Andratx – La Trapa. 600 m di dislivello; tempo stimato 3h e 45min.
  • Tappa 1 – PT2: La Trapa – Estellencs. 800 m di dislivello; tempo stimato 7h e 15min.
  • Tappa 2: Estellencs- Banyalbufar- Esporles. 500 m di dislivello; tempo stimato 5h.
  • Tappa 3: Esporles – Deià. 1120 m di dislivello; tempo stimato 6h e 30min. (Non segnalata)
  • Tappa 4: DeiàPort de Sóller. 220 m di dislivello; tempo stimato 3h e 15min.
  • Tappa 5: Port de Sóller- Barranc de Biniaraix- Refugi de Tossals Verds. 970 m di dislivello; tempo stimato 8h.
  • Tappa 6: Refugi de Tossals Verds- Lluc- Refugi de Son Amer. 830 m di dislivello; tempo stimato 5h e 15min.
  • Tappa 7: Refugi de Son Amer (Lluc)- Refugi del Pont Romà (Pollença). 200 m di dislivello; tempo stimato 4h e 30min.
  • Tappa 8: Pont Romà – Port de Pollenca. Tempo stimato 1h e 30min. È possibile proseguire fino a Formentor, ma il sentiero non è più segnalato.

Qual è la stagione migliore per farlo?

Il bello del GR221 è che è un cammino che si può fare tutto l’anno, anche se sconsiglierei la stagione estiva. In generale le stagioni migliori per i cammini sono l’autunno e la primavera, ma questo cammino è perfetto anche per l’inverno. Maiorca presenta la classica vegetazione della macchia mediterranea, quindi troverete paesaggi verdi in qualsiasi stagione dell’anno. E, per quanto sulla Sierra Tramuntana il tempo sia sempre molto variabile, l’isola è famosa per non avere molte precipitazioni.

Da dove partire per iniziare il cammino de la piedra en sec (GR221)?

Come avrai notato la prima tappa del GR221 in realtà è formata da due tappe. Questo è dovuto al fatto che non sono previste strutture per alloggiare alla Trapa e quindi non è possibile concludere lì la tappa. Se hai davvero tanto allenamento sulle gambe puoi partire da Andratx o da Sant Elm, passare per la Trapa, che è uno sei trekking più belli dell’isola, e poi proseguire fino al rifugio. In caso contrario puoi optare per percorrere una variante e partire da Calvià.

Il mio consiglio però è di saltare le prime tre tappe e partire da Deià. Per quanto le prime tre tappe siano meravigliose, ci sono diversi tratti non segnalati e in cui è molto complicato trovare alloggio. Per questa ragione ti consiglio di iniziare il tuo cammino da Deià, che è un bellissimo borgo servito dai mezzi pubblici. Inoltre la tappa Deià – Port de Soller è breve e ti permetterà di prenderti tutto il tempo per raggiungere il punto di inizio e per visitare anche il borgo. Scegliendo questa opzione potresti dedicare i giorni restanti del tuo viaggio per esplorare altri luoghi dell’isola.

Qui trovi la guida in cui a pagina 18-19 trovi una mappa del GR221:


Dove dormire sul cammino de la piedra en sec (GR221)

La cosa più importante da sapere è che devi prenotare con largo anticipo. Ci sono pochi rifugi, pochi posti letto e tanti camminatori, in particolare provenienti dal nord Europa. Generalmente sui rifugi è anche possibile cenare, fare colazione e noleggiare la biancheria da letto e da bagno. Trovi tutti i rifugi e i dettagli sui servizi che offrono a Questo Link. Al link appena messo troverai anche un pulsante “Reservas” sulla destra che ti permetterà di fare una prenotazione unica di più rifugi.

Se hai guardato bene il PDF che ho condiviso poco più su, avrai notato che i rifugi sono presenti nelle ultime cinque tappe, mentre le prime tappe sono le più problematiche per quanto riguarda l’alloggio. Lungo il secondo pezzo della prima tappa, prima di arrivare a Estellencs, si trova il rifugio privato Ses Fontanelles e il rifugio sa Coma d’en Vidal, che però è aperto solo per gruppi. Prima di questo purtroppo non sono presenti altri punti di appoggio in cui alloggiare lungo il cammino. Ecco quindi che la domanda sorge spontanea:

GR221 Camino de la piedra en Sec

E possibile dormire in tenda?

Purtroppo la risposta questa domanda è no, a Maiorca non è permesso campeggiare all’aperto. E ora, se sei un appassionato di cammini o di montagna, mi potresti dire “Sì vabbè, neppure in Italia, ma il bivacco è sempre concesso” (per bivacco si intende quando si dorme all’aperto in emergenza, montando la tenda al tramonto e rimuovendola all’alba). Anche in questo caso però la risposta è no, da quel che so non è permesso neppure bivaccare, e ora ti spiego perché.

La Sierra de Tramuntana è uno dei pochi siti patrimonio UNESCO quasi completamente privata. Ebbene sì, la montagna è terreno di qualcuno. Infatti lungo il cammino ti potrà capitare di attraversare cancelli o muretti. Spesso affianco ai recinti è presente una scaletta che permette agli escursionisti di passare. Questo di fatto significa che se decidete di piantare la tenda, lo state facendo nel terreno di qualcuno. Dal momento che il passaggio di camminatori è generalmente accettato e facilitato, potrebbe non essere un problema dormire in una tenda, ma purtroppo non è possibile saperlo. Per farlo dovreste chiedere il permesso, ma identificare i proprietari di un certo terreno può essere una vera impresa.

Se poi aggiungiamo il fatto che si tratta di un’isola secca, in cui non sono presenti fontanelle o ruscelli in cui rifornirsi d’acqua, diventa evidente che non è il cammino ideale da fare in tenda.

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