Quando ho deciso che sarei partita per il Cammino di Santiago sono stata assalita dai dubbi. Mille domande per capire se ce l’avrei fatta o per capire come organizzarmi. Volevo arrivare fino in fondo e per farlo dovevo capire tante cose. Ma se alcune informazioni sono facili da reperire, di altre cose non ne parla nessuno. Sono certa che, se state organizzando questo viaggio, anche voi non avrete avuto problemi a trovare tantissimi articoli sulla scarpa giusta, lo zaino migliore o la lista di cose da portare. Si, ma poi ci sono altre risposte impossibili da trovare.
Così quando ho iniziato a informarmi mi sono scritta tutte le domande che ricercavo. A molte di queste ho trovato risposta solo vivendo il cammino sulla mia pelle. Così ora ho questa lista di domande, la cui risposta in alcuni casi merita un articolo dedicato, mentre per altre la risposta è semplice e veloce. Quindi ecco, oggi risponderò ad alcune delle mie stesse domande, sperando possano essere utili a chi vuole affrontare questa bellissima avventura. Da tenere a mente che io ho fatto gli 800 km del cammino francese, ovviamente alcune cose (come il cibo) potrebbero essere molto diverse in altri cammini.
Indice
- Quali sono i dolori che si sentono e dopo quanti giorni di cammino?
- Ottobre è un buon periodo per fare il Cammino di Santiago?
- Da quanti litri deve essere lo zaino?
- Quanti chilometri al giorno fare durante il Cammino di Santiago?
- Fare il Cammino di Santiago in coppia è un vantaggio o uno svantaggio?
- Com’è il dislivello delle tappe nel Cammino di Santiago?
- Conviene portare una guida?
- Cosa si mangia nel Cammino di Santiago?
- Mangiare vegetariano lungo il Cammino di Santiago?
- È sempre una bella esperienza fare il Cammino di Santiago?
- Come sono i bagni lungo il Cammino di Santiago?
Quali sono i dolori che si sentono e dopo quanti giorni di cammino?
Si fa fatica a trovare risposta a questa domanda perché è estremamente soggettivo e spesso dipende da qualcosa “calibrato male”. Potenzialmente potreste non avere alcun tipo di dolore, se non un po’ di stanchezza a fine giornata. Sono tante le cose da fare per non avere problemi fisici, quindi ecco una piccola lista.
- Scegliere scarpe, calze e zaino giusti per voi
- Provare tutto prima di partire. L’ideale potrebbe essere 150/200 km di allenamento con tutto quello che porterete al cammino
- Non caricare troppo lo zaino. Indicativamente un 10% del proprio peso
- Distribuire bene il peso dello zaino e regolarlo nel modo giusto
- Mettere la vaselina sui piedi ogni mattina e ogni sera
- Fare stretching alla fine della tappa
- Togliere le scarpe ogni volta che potete, anche durante le pause
- Fate una pedicure prima di partire. Non lo credevo possibile, ma i calli fanno male, non sono vostri amici!
- Bere molto
- Non strafare
- Ascoltare i segnali del proprio corpo
Ho fatto tutto questo e non ho avuto grossi problemi, soprattutto grazie all’ultimo punto. Dopo qualche giorno avevo fastidio a una gamba e per un po’ credevo fosse un’infiammazione del nervo sciatico. Poi ho capito che avevo allacciato lo zaino troppo basso, sistemato quello il dolore se ne è andato (=regolate bene lo zaino). Non ho mai avuto vesciche, ma quando superavo la mia “soglia” di chilometri spuntava una micro bollicina, allora mi fermavo per forza (=ascoltate il corpo). Quelli che camminavano più di tutti senza ascoltarsi, cercando di fare sempre di più, spesso finivano con tendiniti e vesciche (=non strafare). Per un paio di giorni verso la fine ho smesso la routine di cura del corpo e mi sono ritrovata a non riuscire più a stendere bene una gamba perché il polpaccio era contratto (=fate stretching). E poi forse ci vuole anche un po’ di fortuna, chi lo sa!
Ottobre è un buon periodo per fare il Cammino di Santiago?
Si. Ottobre è un buon periodo. Ma sono convinta che qualsiasi periodo sia buono se senti che è arrivato il momento di fare questo viaggio. Comunque, quando ci sono stata a ottobre ho avuto la fortuna di trovare pioggia solo un giorno, il primo. Ma posso assicurarvi che quel giorno ne ho presa talmente tanta che è bastata per tutto il mese! In ogni caso ci sono dei pro e dei contro, come su tutte le cose.
- PRO AUTUNNO. Puoi svegliarti più tardi e camminare fino a quando ne hai voglia. Ci sono meno persone, soprattutto nell’ultimo tratto. Si cammina volentieri senza morire di caldo.
- PRO ESTATE. Se non trovi posto negli albergues puoi dormire all’aperto senza morire congelato. Quando trovi albergues con piscine puoi goderteli di più. Se lavi a mano le cose puoi farle asciugare al sole velocemente. Trovi più albergues aperti.
- CONTRO AUTUNNO. Molti albergues sono chiusi, in particolare dopo il 31 ottobre le tappe diventano obbligate perché dipendono dagli albergues rimasti aperti. Nelle giornate di nebbia o pioggia è più difficile si creino situazioni di pic nic o relax di gruppo sui prati. Vi capiterà di usare lavatrice e asciugatrice per poter avere le cose pulite e asciutte.
- CONTRO ESTATE. Ci si sveglia di notte per camminare prima che sorga il sole, perché poi fa troppo caldo. Ci sono tratti dove ci sono tantissime persone.
Dicono che i periodi migliori diano maggio e settembre, ma per la mia esperienza anche ottobre è stato un gran bel mese, con dei colori mozzafiato!
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Da quanti litri deve essere lo zaino?
Il mio zaino era da 36 litri e pesava circa 7 kg. Ho scelto questo perché era quello che già avevo, ma l’ho trovata comunque una misura perfetta perché mi permetteva di avere posto vuoto. Infatti se avessi usato uno zaino più grande sarebbe rimasto mezzo vuoto, mentre più piccolo sarebbe stato perfetto per le cose che avevo, ma non avrebbe avuto posto per il cibo che mi prendevo al supermercato. Quindi per me è stata la misura ideale. Forse in estate si potrebbe valutare anche un po’ più piccolo.
Quanti chilometri al giorno fare durante il Cammino di Santiago?
Anche qui è incredibilmente soggettivo. Quello che ho notato è che tutti partono con le classiche tappe intorno ai 20 km ed è quello che consiglio di fare inizialmente.
Chi è meno allenato avrà l’emozione iniziale che gli permetterà di fare questa lunghezza senza troppi problemi, o eventualmente rallentare se ne sentirà la necessità. Invece a chi avrebbe voglia di andare oltre direi di sforzarsi di non esagerare. E’ normale che presi dell’entusiasmo iniziale si abbia voglia di fare di più, ma all’inizio non si sa ancora come reagirà il corpo o se qualcosa è stato calibrato male. Non ha senso trovarsi in difficoltà dopo poco perché non si ha avuto la pazienza di prendere il ritmo.
Una volta superati i primi giorni saprete regolarvi e ascoltare il vostro corpo. Ovviamente in tappe con poco dislivello farete di più, in altre più complicate farete di meno, ma sempre rispettando il vostro ritmo.
Fare il Cammino di Santiago in coppia è un vantaggio o uno svantaggio?
Entrambi. Si dice che il cammino sia un viaggio da fare soli, ma non sono del tutto d’accordo. Il Cammino di Santiago, soprattutto il francese, è un viaggio da fare in compagnia, nel senso che è un’occasione unica per ascoltare tantissime storie e conoscere persone. Questo perché ognuno cammina al suo ritmo e quindi lungo la strada si possono incontrare tante persone e vivere situazioni diverse. Quindi partire da soli aiuta a non sentirsi in obbligo di rallentare o aumentare il passo. Si sa poi che quando ci si trova in situazioni difficili, in cui è necessario mettersi alla prova, si cresce. Se si parte soli le situazioni difficili potrebbero essere di più e quindi si potrebbe avere una crescita maggiore.
E’ vero anche che poi alla fine spesso si finisce per crearsi comunque un gruppo che potenzialmente potrebbe variare il ritmo personale. Non solo, quando si parte in coppia ci possono essere delle difficoltà diverse, legate magari al rapporto con l’altra persona. Anche queste difficoltà possono far crescere. Io ci sono stata con il mio fidanzato e sono felicissima di questo, abbiamo vissuto un’esperienza che solo io e lui possiamo capire, perché eravamo lì insieme, e questo ci ha unito ancora di più.
Quindi il mio consiglio è di andare con chi vi pare senza paura. Se partirete da soli non vi preoccupate, non sarete mai davvero soli lungo il cammino. Se andrete in coppia sarà una bellissima esperienza che approfondirà il rapporto con quella persona. In questo caso però consiglio di andare con qualcuno che abbia il vostro stesso passo o a cui vada bene fare dei tratti separati in caso di passo diverso, per poi trovarsi durante le pause. Fare 800 km seguendo qualcuno è pericoloso per il corpo. Fare 800 km cercando di rallentare il proprio passo può essere davvero stressante.
Com’è il dislivello delle tappe nel Cammino di Santiago?
Variabile. Vi consiglio di comprare una guida o di scaricare l’app. Il primo pezzo di cammino (Saint Jean – Burgos) ha diversi tratti nei boschi e nei borghi. Il secondo pezzo (Mesetas) è incredibilmente piatto. Il terzo pezzo (Galicia) è un continuo saliscendi. Ma non vi preoccupate del dislivello, supererete qualsiasi difficoltà, comprese le salite.
Conviene portare una guida?
Io l’ho portata e sarei indecisa se riportarla di nuovo. Questo perché è un peso in più, è vero, però è tornata utile in tantissime occasioni. Sapevamo che gli albergues segnati sulla guida erano i migliori e grazie a lei ci siamo salvati dal dormire chissà dove la prima notte in Francia. Durante le pause la tiravamo fuori per leggere ai nostri compagni di viaggio le tradizioni, le leggende e i paesaggi che ci aspettavano quel giorno.
Esiste anche un’app, Buen Camino, che è davvero ottima. Inizialmente non mi piaceva molto l’idea, volevo un viaggio più wild. Poi però l’ho scaricata perché era davvero comodo sapere con precisione distanze e dislivello di una tappa quando questa non corrispondeva a quella della guida. Oltre al fatto che spesso ci capitava di trovare gli ostelli chiusi o che volevano la prenotazione, quindi in quel caso l’app era davvero fondamentale.
Cosa si mangia nel Cammino di Santiago?
La colazione potete decidere se farla nell’ostello in cui avete dormito, in cui spesso viene data con un supplemento, oppure in un bar o con cose che vi portate via. Sconsiglio il bar come abitudine generale se come me date di matto se non trovate cibo entro poco tempo, perché potreste trovare i bar chiusi per molti chilometri. Io avevo quasi sempre la colazione d’emergenza in zaino: biscotti, cornetti al cioccolato e ColaCao. Non esattamente la più salutare del mondo, ma ha salvato me e i miei compagni di viaggio in tante situazioni.
Il pranzo in giro. Molti si fermavano a prendere un panino in qualche bar. Ogni tanto io andavo anche negli alimentari, prendevo l’occorrente e mi preparavo il panino da sola. Ottima soluzione per non mangiare il solito panino con la tortilla, godersi qualche parco e risparmiare anche un po’. Però di contro quei passi spesi in più tra le corsie del supermercato a volte mi pesavano a fine giornata, mi sembrava di non essermi riposata abbastanza e di aver fatto più strada di quella fatta in realtà.
Per quanto riguarda la cena, in alcuni casi è possibile trovare qualche cucina dove prepararsi da mangiare in autonomia, ma dopo il Covid molte non hanno più riaperto. Infatti in un mese ci è capitato solo un paio di volte, per il resto ci dicevano che erano chiuse. Se non ho capito male lo dicono più per ragioni economiche che di legge, per dirottare i pellegrini nei ristoranti. In ogni caso quindi si finisce spesso per mangiare il Menu del pellegrino in qualche ristorante: primo, secondo, dolce e vino. Di solito primo e secondo si scelgono da una lista di 4/5 piatti.
Mangiare vegetariano lungo il Cammino di Santiago?
Si, mangiare vegetariano è possibile, mangiare vegano invece è molto difficile. Devo ammettere che ho trovato bar e ristoranti davvero poco preparati su questo aspetto, perché le scelte in generale non erano mai molte e anche se è vero che spesso (non sempre) c’era l’opzione vegetariana, dopo un mese non se ne può più di mangiare le stesse cose. La cosa strana è che capitava spesso che al tavolo fossero seduti più vegetariani che onnivori, anche quando si facevano tavolate da 10/15 persone! Quindi è curioso che ci sia così poca offerta nonostante la domanda elevata.
A pranzo i bar propongono panino con affettato e panino con tortilla. Ovviamente la scelta deve ricadere sulla tortilla In alcuni casi mi è capitato di non riuscire a trovare la classica tortilla, ma solo tortilla farcita con tonno, chorizo o prosciutto. A cena invece la situazione va meglio perché di solito molti piatti tra i primi sono vegetariani, mentre nessun piatto tra i secondi lo è. Ma poco male, ho sempre chiesto di scegliere due primi. Infatti molti dei primi piatti tipici sono vegetariani e spesso si tratta di zuppe e legumi. In genere quindi prendevo una zuppa e una pasta al pomodoro, che anche se era pessima era il piatto più ordinato perché sentivamo tutti un gran bisogno di carboidrati!
Mi sono capitati ostelli in cui non era prevista l’opzione vegetale sul menu, o in cui non ci fosse proprio il menu, ma in quel caso bastava chiedere e ti preparavano l’opzione vegetariana, quindi una bella tortilla! Per chiudere, se non mangiate carne sappiate che quando tornerete potreste non poterne più delle uova! Se invece non mangiate derivati la questione si fa più complicata visto che le cucine sono chiuse e non potete prepararvi da soli quello che volete. Nelle città i ristoranti etnici sono una garanzia, ma per la maggior parte del tempo ci si trova in borghi con uno o due ristoranti che non hanno molta scelta nel menu. Però al supermercato ci si può prendere l’occorrente per un panino vegano e a cena chiedere una pasta al pomodoro e una zuppa di legumi.
È sempre una bella esperienza fare il cammino di Santiago?
Durante il cammino capita spesso di incontrare persone che l’hanno già fatto e sono lì per riprovarci o per riviverlo. Probabilmente se lo stanno facendo una seconda volta è perché l’hanno reputata una bella esperienza. Il primo giorno però ho parlato con un signore dei Barcellona che mi ha raccontato di averlo fatto molti anni prima, ma di non averlo completato perché l’esperienza non gli stava piacendo. Aveva preso il cammino come una competizione e dopo un po’ si era reso conto che non gli piaceva quello che stava vivendo.
Secondo la mia personale esperienza il cammino di Santiago è sempre una bella esperienza, anche se non è detto che sia facile. Ci sono diversi momenti difficili, per qualcuno di più, per altri di meno. Ma di sicuro si torna cresciuti. Quello che però mi sento di consigliare è di non partire neppure convinti di ricevere per forza rivelazioni di vita o di piangere una volta arrivati davanti alla Cattedrale.
Vivete questo viaggio senza idealizzarlo, senza aspettative. Non è detto che serva per forza una ragione di vita per farlo. Non è detto che riceverete rivelazioni sul senso della vita, non è detto che troverete amicizie eterne, in pratica: non aspettatevi che il vostro viaggio sia uguale a quello che vi ha raccontato qualcun altro. Vivete questa esperienza a braccia aperte, godendo di ogni sfida, di ogni bellezza o risata che il cammino vi darà. Ognuno vive questo cammino in modo diverso, trovate il vostro modo di viverlo, chiedendovi ogni volta che avete un dubbio “Cosa mi sento di fare? Cosa sento giusto per me?”.
Come sono i bagni lungo il Cammino di Santiago?
Eh si, inutile imbarazzarsi, era una delle domande più gettonate tra i pellegrini, quindi perché nessuno ne parla? In linea di massima i bagni sono come quelli delle scuole: affollati, senza molta privacy e non sempre puliti. Qualche volta si ha la fortuna di capitare in albergues privati più piccoli, in cui i bagni sono più confortevoli, come quelli di casa. E per rispondere in modo più completo possibile, no, non ho mai trovato né turche né bidet!
Quindi se siete persone che hanno bisogno di privacy o che sono un po’ fissate con la pulizia, portatevi salviettine intime e salviette igienizzanti e mettete in conto di spendere un po’ di più per gli albergues. Non sempre vale come regola generale, ma in linea di massima più posti ci sono nell’ostello, meno probabilità ci saranno di trovare un bagno confortevole.
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Ora tocca a voi!
Se avete domande, di qualsiasi tipo, scrivetele nei commenti qui sotto.
Vi assicuro che c’è qualcuno da qualche parte che si sta chiedendo la stessa cosa e non riesce a trovare risposta, diamoci una mano!